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domenica 31 dicembre 2017

TANTI AUGURI DI BUON NATALE!

MERCOLEDI' 20 DICEMBRE METTIAMO IN SCENA IL NOSTRO PICCOLO SPETTACOLO DI NATALE. SIAMO IN 5°, SARA' L'ULTIMO ANNO INSIEME COME CLASSE...
TRACCIA RECITA NATALE CLASSE 5E
Davide e Lorenzo leggono l'introduzione.

UN BAMBINO ARRIVA IN SCENA PORTANDO UNA BRACCIATA DI LIBRI DI SCUOLA.
  • TRA POCO E' NATALE (faccia scontenta). IO ODIO IL NATALE (sbuffa) PERCHE' A SCUOLA CI RIEMPIONO DI COMPITI PER NATALE.(posa tutti i libri)
  • (mostra il libro di mate) ESERCIZI DI MATEMATICA PER LE VACANZE.
(mostra un quaderno a righe) TEMA DI ITALIANO SUL NATALE (sbuffa, faccia scontenta)
(prende un po' di libri da terra) STORIA DA STUDIARE PER LE VACANZE...E POI INGLESE, GEOGRAFIA, MUSICA...!!
ARRIVA IN SCENA UN ALTRO BAMBINO, SI GUARDANO, SI SALUTANO.
  • (dice il 2°)TRA POCO INIZIERANNO LE VACANZE DI NATALE! NON SEI CONTENTO?
L'altro guarda la pila di libri, li indica e fa la faccia esasperata.
  • Il secondo ragazzo guarda e annuisce. VERO! LA MAMMA CUCINA TUTTO IL GIORNO PER NATALE E POI E' STANCA E NERVOSA. E MIO PAPA' FA I TURNI E HA DETTO CHE A NATALE LAVORERA'...E IO DOVRO' SPENDERE I MIEI SOLDINI PER FARE UN REGALO A QUELL'ANTIPATICA DI MIA SORELLA!!(porta le mani ai fianchi arrabbiato)
INSIEME GRIDANO: MA CHI HA INVENTATO IL NATALEEEE!?!?

arriva in scena un bambino vestito da antico romano (lenzuolo singolo drappeggiato) e alloro in testa. Gli altri due lo guardano e urlano AH! E TU CHI SEI??

  • SONO LUCIO DOMIZIO AURELIANO, CONDOTTIERO E POI IMPERATORE ROMANO!
Arrivano altri due bambini vestiti da romani, si mettono davanti a Lucio uno di fianco all'altro, fanno il saluto romano e dicono AVE! Lucio sorride e ammicca al pubblico.
  • SIETE VOI CHE MI AVETE CHIAMATO. VOLEVATE SAPERE CHI HA INVENTATO IL NATALE, NO?! (indica con le mani se stesso) ED ECCOMI QUI.
I due soldati dinuovo lo salutano AVE!
Il primo bambino lo guarda stupito -TU??UN ROMANO???
(Lucio fa si con la testa più volte e spiega con atteggiamento fiero)- DOPO AVER SCONFITTO IL REGNO DI PALMIRA IN SIRIA CON L'AIUTO DEL DIO SOLE, FECI COSTRUIRE A ROMA UN GRANDISSIMO TEMPIO IN SUO ONORE E SCELSI IL 25 DICEMBRE COME GIORNO PER FESTEGGIARLO. COSI' IL 25 DICEMBRE DIVENNE IL GIORNO DEL SOLE INVINCIBILE, IL GIORNO IN CUI IL DIO SOLE SCONFIGGE LA SIGNORA DELLE TENEBRE E LE GIORNATE DIVENTANO PIU' LUNGHE. ONORE AL DIO SOLE!!! ( ride forte).
I soldati -AVE!!
Uno di questi due spiega: SECONDO I ROMANI IN QUESTO GIORNO CADEVA IL SOLSTIZIO D'INVERNO!
Il secondo romano: E POI IN QUESTI GIORNI NOI CELEBRAVAMO I SATURNALI, LA FESTA PER ONORARE IL DIO SATURNO, PROTETTORE DELL'AGRICOLTURA. ERA UNA FESTA DURANTE LA QUALE IL SOLE RINATO ANNUNCIAVA IL RITORNO DELLA PRIMAVERA CON I SUOI NUOVI FRUTTI ED AMICI E PARENTI, FELICI PER QUESTO, SI SCAMBIAVANO DEI REGALI.
I primi due bambini lo guardano perplessi e il 2° dice: -MA COSA C'ENTRI TU CON GESU' BAMBINO??
arriva in scena una bambina vestita di chiaro, tutta bianca es...- NON SI SA BENE QUANDO E' NATO GESU' CRISTO, MA IL 25 DICEMBRE E' IL COMPLEANNO DI MOLTE DIVINITA' ANTICHE: IL DIO BACCO IN GRECIA, IL DIO MITHRA IN PERSIA, ADONE IN SIRIA.
ATTORNO AL 350 D.C. IL PAPA GIULIO 1° TRASFORMO' QUESTA FESTA PAGANA IN UNA FESTA CRISTIANA DICHIARANDO IL 25 DICEMBRE ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI GESU', CHE INFATTI RAPPRESENTA LA VITTORIA DELLA LUCE SULLE TENEBRE, QUINDI DEL BENE SUL MALE.
Arriva un'altra bambina vestita di bianco: FU COSI' CHE IL 25 DICEMBRE NON FU PIU' LA FESTA DEL SOLE VITTORIOSO MA IL GIORNO DELLA NASCITA DI CRISTO, , CIOE' DI COLUI CHE PORTA LA LUCE NEL MONDO, NATALE APPUNTO, O NATIVITA'. NON SOLO PER I CRISTIANI, MA ANCHE PER TANTE ALTRE PERSONE, NATALE E' UN GIORNO DI PACE E SERENITA'.

CANZONE: BUON NATALE IACCHETTI

IN SCENA ZAINEB, MELEK E ARWA. Raccontano chi è per gli arabi Gesu'.

Ci sono alcune somiglianze con i racconti evangelici, molte di più se ne trovano con i vangeli Apocrifi del Nuovo Testamento (in particolare col Protovangelo di Giacomo, lo Pseudo Matteo e il Vangeli dell'infanzia), ma anche numerose differenze rispetto alla narrazione cristiana degli eventi riguardanti la figura di Gesù: nell'islam infatti non è il figlio di Dio, tantomeno Dio egli stesso, ma un profeta che ha preparato la venuta di Maometto:


Ciononostante, viene accettata la sua miracolosa "nascita virginale" da Maria (in lingua araba Maryam), cui è dedicato spazio non esiguo sul Corano.
Arwa recita in arabo, Zaineb traduce:
« E quando gli angeli dissero a Maria: - O Maria! In verità Allah t'ha prescelta e t'ha purificata e t'ha eletta su tutte le donne del creato... O Maria, Iddio t'annunzia la buona novella di una Parola che viene da Lui, e il cui nome sarà il Cristo, Gesù, figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell'altro e uno dei più vicini a Dio.
- O mio Signore! - rispose Maria - Come avrò mai un figlio se non m'ha toccata alcun uomo?
Rispose l'angelo: - Eppure Allah crea ciò ch'Egli vuole: allorché ha deciso una cosa non ha che da dire: "Sii!" ed essa è. »


IN SCENA FABRIZIO E IVANNA:ciascuno recita la sua frase in spagnolo poi traduce.
cantano feliz navidad, gli altri intorno accennano a un balletto e cantano il rtitornello in inglese.



Feliz Navidad


Feliz navidad
Feliz navidad
Feliz navidad
Prospero año y felicidad
Feliz navidad
Feliz navidad
Feliz navidad
Prospero año y felicidad
I wanna wish you a merry Christmas
I wanna wish you a merry Christmas
I wanna wish you a merry Christmas
From the bottom of my heart
We wanna wish you a merry Christmas
We wanna wish you a merry Christmas
We wanna wish you a merry Christmas
From the bottom of our heart
Feliz navidad
Feliz navidad
Feliz navidad
Prospero año y felicidad
Feliz navidad
Feliz navidad
Feliz navidad
Prospero año y felicidad
We wanna wish you a merry Christmas
We wanna wish you a merry Christmas
We wanna wish you a merry Christmas
From the bottom of our heart
We wanna wish you a merry Christmas
We wanna wish you a merry Christmas.

Arriva in scena un altro bambino, passeggiando con le mani in tasca e la faccia dubbiosa...-SARA'...guarda il pubblico e dice: E SANTA KLAUS?
Appaiono in pubblico Babbo Natale e 3 folletti che gli saltano intorno facendosi i dispetti.
Babbo natale si ferma in mezzo alla scena poi rivolto ai 3 folletti dispettosi – VOI DUE BASTA COSI'! AH-AH-AH!
Il primo dei folletti dice: 1700 ANNI FA IN LICIA, VICINO ALL'ATTUALE TURCHIA, UN GIOVANE GRECO DI NOME NICOLA, ORFANO DI UNA FAMIGLIA MOLTO RICCA, VENNE PORTATO IN UN MONASTERO PER ESSERE EDUCATO. QUANDO NICOLA USCI' DAL MONASTERO DIVENNE VESCOVO DI MYRA, UNA CITTADINA ROMANA;.

Secondo folletto:-
ERA MOLTO BUONO E DONO' TUTTE LE SUE RICCHEZZE AI POVERI. NON SOMIGLIAVA PER NIENTE ALL'OMONE ALLEGRO, SOVRAPPESO E CON LA BARBA BIANCA CHE TUTTI CONOSCIAMO ORA.
DOPO LA SUA MORTE DIVENNE MOLTO CONOSCIUTO DAPPERTUTTO, GRAZIE AI NUMEROSI MIRACOLI CHE GLI FURONO ATTRIBUITI.

Terzo BAMBINO: MA PERCHè DIVENNE ANCHE PROTETTORE DEI BAMBINI E MITICO DISPENSATORE DI DONI?
Parla babbo natale: IL CULTO DI SAN NICOLA CONTINUO' PER DIVERSI SECOLI IN VARIE PARTI D'EUROPA E D'ITALIA. A LUI VENNERO ASSOCIATE LE CARATTERISTICHE DI ALTRE DIVINITA', COME IL DIO SATURNO ROMANO O IL NORDICO ODINO. ENTRAMBI ERANO VECCHI DALLA BARBA BIANCA IN GRADO DI VOLARE. SAN NICOLA ERA ANCHE INCARICATO DI SORVEGLIARE I BAMBINI PERCHE' FACESSERO I BUONI E DICESSERO LE PREGHIERE.


terzo folletto- LA LEGGENDA DI SAN NICOLA SI DIFFUSE IN TUTTO IL NORD EUROPA E QUANDO QUELLE POPOLAZIONI MIGRARONO IN AMERICA PORTARONO LA' QUESTA TRADIZIONE. ALL'INIZIO DELL'800 POETI E SCRITTORI AMERICANI RECUPERARONO LA LEGGENDA ANTICA DI SAN NICOLA PER FAR DIVENTARE IL NATALE UNA FESTA DELLA FAMIGLIA. SI IMMAGINO' IL SANTO CHE VESTITO IN MODO BUFFO PASSAVA SUI TETTI PORTANDO REGALI AI BAMBINI BUONI E SGRIDANDO QUELLI CATTIVI. IL SUO CARRO ERA
TRAINATO DA UNA SOLA RENNA.

Quarto folletto: -POI LE RENNE DIVENNERO 8 E UN FAMOSO DISEGNATORE LO RAPPRESENTO' ALLA FINE DEL 1800 COME LO CONOSCIAMO: GRASSO, VESTITO DI ROSSO CON I BORDI DI PELLICCIA BIANCHI, CHE PARTE DAL POLO NORD CON LA SLITTA TRAINATA DA RENNE E STA ATTENTO A COME SI COMPORTANO I BAMBINI.
Babbo natale: LA MIA IMMAGINE VIENE PORTATA IN GIRO IN TUTTO IL MONDO DAGLI AMERICANI, ANCHE CON LA PUBBLICITA' DELLA COCA-COLA. AH-AH-AH!

DENNIS: MA SAN NICOLA E' IL PATRONO DI BARI!! INFATTI I SUOI RESTI RIPOSANO NELLA CRIPTA DELLA BASILICA OMONIMA A BARI APPUNTO. (chiedi alla mamma o nonna o zia un detto dialettale pugliese sul natale o una piccola poesia)

POESIA DI RODARI
in scena resta solo B.N....arriva un altro bambino.
-PERO' CARO BABBO A ME PIACE MOLTO VENIRE A SCUOLA...SPECIALMENTE QUANDO PARLIAMO DEI NOSTRI SOGNI, DELLE NOSTRE SPERANZE! A NATALE OGNI STELLA E' PIU' BRILLANTE E AD OGNI STELLA CHE BRILLA CORRISPONDE UN SOGNO CHE NASCE!
POTREMMO ACCENDERE UNA STELLA AFFINCHE' IL MONDO SIA MIGLIORE...UN MONDO DOVE REGNI LA SERENITA' E L'AMICIZIA.

Altro bambino:-L'AMICIZIA E' PACE, ALLEGRIA, SPERANZA! NOI VORREMMO CHE TUTTI GLI UOMINI DI RAZZA E COLORE DIVERSO SI UNISSERO INSIEME PER FORMARE UN UNICO GRANDE ABBRACCIO DI PACE.

PETER: frase di buon natale e felice anno nuovo a tutto il mondo!
SICILIA DAVIDE: e' facile essere felici, basta saper trovare nel proprio cuore l'amore per gli altri. BUON NATALE A TUTTI!
CAMPANIA LEO:

POESIA RODARI AUGURI A COLORI

LORENZO. FRASE SCHERZOSA DI AUGURI che implichi anche l'aspetto gastronomico
in campano.

CANTO: AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA









Laboratorio di Franco Tanzi











Nel magico mondo di Tara...

CINEFORUM CLASSI 5^

PER IL PROGETTO CINEFORUM INIZIATO A SETTEMBRE, VISIONE COLLETTIVA IL GIORNO 24 NOVEMBRE DEL FILM "E.T." DI S.SPIELBERG.

Il film, nonostante fosse stato già visto da tanti ragazzi, ha affascinato e commosso tantissimo. Gli alunni hanno seguito la proiezione in Aula Magna in silenzio e con tanta partecipazione, applaudendo, ridendo e anche facendosi scappare qualche lacrimuccia...😰😂
Hanno apprezzato il grande sentimento di amicizia e accoglienza che permea il film e si sono identificati in Elliott, descrivendo le emozioni provate dal protagonista come se fossero le loro.
Il personaggio più simpatico è stata la sorellina Gertie, tosta e molto matura per la sua età, che ha fatto ridere con le sue battute rivolte ai fratelli grandi.
Il grande regista Steven Spielberg è stato oggetto di commenti, ricordando che è suo anche un altro film visto insieme in primavera, "Il GGG".
LAGGIU' IN FONDO ALLA FOTO CI SONO LE DUE TORRI DI BOLOGNA...FIDATEVI...
Aggiungi didascalia
ECCOCI QUI, DAVANTI A SAN PETRONIO. TUTTI INSIEME, TUTTI AMICI. EVVIVA NOI! EVVIVA LA 5E!!!

GITA A BOLOGNA

LE CLASSI QUINTE DI NOCETO ALL'ASSEMBLEA REGIONALE.

giovedì 28 settembre 2017

LA FESTA DEI NONNI

I  NONNI  SPRIGIONANO  DOLCEZZA

DA   OGNI  LORO  GESTO.

DIFFONDONO  COCCOLE

E  PROFUMO  DI  BISCOTTI.

I  NONNI  SONO  COME  QUERCE

CHE  SOSTENGONO  LA  FAMIGLIA,

PROTEGGONO  NELLA  LORO  CHIOMA

I  FRUTTI  PIU'  GIOVANI.

I BAMBINI DELLA 5E

I NOSTRI COMMENTI AL FILM- I RAGAZZI SCRIVONO

Samuel: a me il film non è piaciuto, perchè mi sembra troppo violento. I ragazzi protagonisti provengono da famiglie povere e disagiate, quindi loro sfogano la loro rabbia appena possibile.

Anna:a me il film è piaciuto molto, soprattutto quando un giocatore per punizione avrebbe dovuto fare duemila piegamenti, però viene aiutato dai compagni, perchè una squadra non è semplicemente un gruppo di ragazzi che gioca, anzi una squadra è amicizia, collaborazione e condivisione, e tutto questo perchè ogni giocatore sprigiona valori veri per vincere.

Arianna: a me il film è piaciuto e mi è sembrato interessante, anche se in alcune parti è abbastanza complicato da capire.

Lorenzo: grazie al coach Carter, i ragazzi hanno capito che con sacrifici e molto studio sarebbero riusciti a diventare ottime persone, senza passare per la via della delinquenza.

Zaineb: ero molto dispiaciuta nel finale, perché
 nell'ultima partita stavano quasi per vincere, ma hanno perso, però hanno avuto le borse di studio per continuare a studiare.

Maikol: mi sono piaciute le musiche.

Dennis: il film mi è piaciuto perchè i ragazzi hanno fatto gioco di squadra ed erano felici, perchè vincevano le partite.






domenica 24 settembre 2017

PROGETTO CINEFORUM DELLE CLASSI QUINTE
SCUOLA PRIMARIA DI NOCETO

Le docenti delle classi quinte della scuola primaria R.Pezzani di Noceto intendono realizzare in questo anno scolastico una serie di attività legate alla visione collettiva di alcuni film di particolare significato e contenuti educativi.
Il primo dei film scelti è stato proiettato in aula magna venerdì scorso, 22 settembre; si tratta di "Coach Carter", film americano del 2005 diretto da Thomas Carter e interpretato da Samuel L. Jackson.


Gli altri tre film in programma saranno: "La vita è bella" di Roberto Benigni, "E.T." di S.Spielberg e "Temple Grandin" di M.Jackson (film tv  del 2010 che parla di una straordinaria donna affetta da autismo, che ha rivoluzionato con i suoi studi il modo di trattare gli animali negli allevamenti di bestiame).

giovedì 10 agosto 2017

La notte del 10 agosto è forse quella più attesa dell'anno: è la notte di San Lorenzo e delle stelle cadenti. La tradizione vuole che la pioggia di stelle cadenti siano le lacrime versate dal Santo durante il suo supplizio, che si aggirano per sempre nei cieli, scendendo sulla Terra solo il giorno in cui Lorenzo morì. Si crea così una magica atmosfera in cui si crede alla possibilità che i propri desideri si possano avverare...

Ma "10 agosto" è anche il titolo della poesia più famosa di Giovanni Pascoli, che parla della morte del padre Ruggero, ucciso 150 anni fa mentre tornava a casa...


San Lorenzo, io lo so perchè tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde* e cade, perchè si gran pianto              *brucia
nel concavo* cielo sfavilla.                        *il cielo visto dalla Terra sembra una grande                                                                                                                                    volta

Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra spini*;                       *cespugli spinosi
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de' suoi rondinini.           (la rondine era per i suoi piccoli l'unica fonte di sostentamento,                                                                                                          così come il padre Ruggero per la sua famiglia)

Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano*;           *il cielo è lontano, indifferente al dramma
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo* tornava al suo nido*:                *suo padre/*a casa sua
l'uccisero; disse: Perdono*;                             *perdonò i suoi assassini       
e restò negli aperti occhi un grido
portava due bambole in dono.    (per le sue due figliolette)

Ora là, nella casa romita*,               *solitaria
lo aspettano, aspettano* invano;      *il verbo è ripetuto due volte per dare l'idea dell'angoscia
egli immobile, attonito*, addita        *stupito di tanta malvagità
le bambole al cielo lontano*.            *il cielo lontano è Dio, che guarda dall'alto indifferente

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale.
Oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male*!      *la Terra è un oscuro frammento nella vastità dell'universo,                                                                                                                         dominato dal Male

Giovanni Pascoli

Commento:Questa poesia fu pubblicata nel 1896; rievoca uno dei fatti più dolorosi della vita di Pascoli, la morte violenta del padre. Il giorno di San Lorenzo, 10 agosto, Ruggero Pascoli venne assassinato a colpi di fucile da ignoti mentre stava tornando a casa sul suo calesse.
Attraverso la poesia Pascoli vuole trasmettere la sua tristezza per la mancanza del padre assassinato e lo mette a confronto con una rondine abbattuta che ha nel becco il cibo per i suoi rondinini; il padre portava a casa le bambole alle figlie e il suo assassinio è la dimostrazione che l'ingiustizia e il male prevalgono sulla Terra.

mercoledì 9 agosto 2017

Le nuove tecnologie ci rendono stupidi?



Da tanto tempo utilizzo le "nuove" tecnologie a scuola e nella vita quotidiana, ma questo libro mi ha incuriosito e questa estate l'ho letto: è abbastanza inquietante e credo vada letto da tutti coloro che hanno a cuore l'educazione e il futuro dei nostri ragazzi. 
Sono una docente, e anche, soprattutto, una mamma e una nonna, quindi i temi trattati mi riguardano molto da vicino, e alcuni brani del libro mi hanno particolarmente colpita. Quindi li trascrivo qui,  sperando di incuriosire qualcuno e spingerlo ad approfondire le proprie conoscenze. Dico subito che l'autore è si uno scienziato, ma il linguaggio usato non è specifico e quindi la lettura è facile e divertente.
Continuerò ovviamente ad utilizzare i vari devices e internet, e continuerò a farlo nell'ottica di trasmettere nei ragazzi che mi competono l'idea di utilizzo consapevole e pertinente.

Dalla Premessa:...Mentre il consumo di alcol, nicotina e persino droghe leggere e pesanti ha fatto registrare una diminuzione, la dipendenza da computer e internet sta aumentando drammaticamente.
...i neuroscienziati riscontrano tra i giovani adulti un aumento dei disturbi della memoria, dell'attenzione e della concentrazione, oltre ad appiattimento emotivo e generale ottusità.
....

Dalla Introduzione: Google ci rende stupidi? E' il titolo di un saggio critico sui media del  giornalista ed esperto di internet americano Nicholas Carr.
...Secondo la moderna ricerca neuroscientifica l'utilizzo dei media digitali solleva preoccupazioni di portata generale. Il cervello muta in continuazione, di conseguenza il contatto quotidiano con i mezzi di comunicazione digitali non può restare privo di effetti sugli utenti.
I media digitali- computer, smartphone, console di gioco e televisione- cambiano la nostra vita.
.....

Da Capitolo 9: Nativi digitali:mito e realtà.
...Il termine è stato coniato dal pedagogo e giornalista americano Marc Prensky, che lo utilizzò più di dieci anni fa in due saggi, e si riferisce alla generazione nata dopo il 1980, ovvero quando i computer e internet erano entrati ormai a far parte della vita quotidiana. Nel 2010 questa generazione ha raggiunto i 20-30 anni e sono quindi chiamati anche "generazione del millennio"...
...Il concetto di nativo digitale si riallaccia alla definizione di native speaker (madrelingua) e si riferisce al fatto che la lingua madre si impara e si padroneggia in maniera diversa rispetto a una lingua straniera. Nella lingua madre si pensa e si sogna...ciascuno è parte della propria cultura e non è più in grado di cancellare (nel parlare come nel pensare) il proprio accento. Poichè ogni individuo cresce in una comunità linguistica, ciascuno ha una lingua madre. I nativi digitali hanno la stessa caratteristica: la loro patria è il mondo digitale della moderna tecnologia informatica.
...
Il tipico nativo digitale è sempre on-line; è perennemente in contatto con amici e parenti attraverso e-mail, sms, o social network, ascolta musica per diverse ore al giorno e continua a fare tutto questo anche la sera davanti alla tv....
...
Sulla base degli studi neuroscientifici e in particolare delle ricerche sulla neuroplasticità e l'evoluzione del cervello...lo stile di vita di un nativo digitale non può non avere conseguenze.
....
Conclusione: ...chi crede che si tratti di una generazione di bambini prodigio digitali si sbaglia.
...

Dal Capitolo 10: Multitasking: attenzione disturbata.
Secondo uno studio americano, l'individuo moderno interrompe il proprio lavoro ogni 11 minuti.
Il cellulare suona e vibra in tasca; e-mail e messaggini sono annunciati da brevi squilli e, qualunque cosa la persona stia facendo, naturalmente ricevono subito risposta. La nostra vita nell'epoca digitale si definisce soprattutto dal fatto che facciamo sempre più cose nello stesso momento: navighiamo in rete, ascoltiamo musica, scriviamo sms sul cellulare e nel frattempo leggiamo un articolo sul giornale. La televisione è accesa in sottofondo e, come se non bastasse, poi si mette a suonare anche il telefono fisso.
....
Conclusione: Numerosi test dimostrano che chi utilizza contemporaneamente diversi media digitali presenta problemi rispetto al controllo della propria mente. In relazione a tutte le attività mentali necessarie per il multitasking, i multitasker ottengono risultati peggiori dei non multitasker.
....

Spero vivamente di aver scatenato qualche perplessità e dunque la volontà di saperne di più. Io stessa ho acquistato il libro dopo aver ascoltato un formatore di cui non ho avuto una buona impressione. Insomma, si può e si deve ampliare le proprie conoscenze anche partendo da critiche e idee discordanti o contrastanti. Poi in tutta coscienza si decide...

giovedì 20 luglio 2017

Scheda libro

Nome …………………………………………… Cognome ……………… Data ..…………………...


TITOLO DEL LIBRO:

AUTORE.

ANNO DI PUBBLICAZIONE:

EDITORE:

Genere a cui appartiene il libro: È un romanzo: fantastico, avventuroso, giallo, horror, psicologico, storico; è una raccolta di racconti, è un libro costruito ad episodi, è un romanzo epistolare, è un diario; è un saggio, un libro di notizie, di informazioni scientifiche, di riflessioni....

Tempi e luoghi di ambientazione:


Personaggi principali :Descritti e analizzati nelle loro caratteristiche positivi e negative, che ruolo hanno nel racconto, quale il più simpatico e il più antipatico, in quale ti puoi immedesimare.

Trama : Utilizzare il tempo presente, non il passato remoto.

Com'è il lessico (cioè le parole usate nel libro): semplice, chiaro, ricco, raffinato, difficile…

Il narratore è esterno o interno (Cioè il libro è narrato in prima o in terza persona)?

Arricchimenti ricevuti (Notizie storiche, geografiche, scientifiche…):



Osservazioni personali :Il libro mi è piaciuto? Perché? Mi sono riconosciuto totalmente/parzialmente in un personaggio, ho osservato la realtà da un punto di vista che non avevo mai considerato prima? Quale momento mi è piaciuto di più? Ho trovato la storia divertente, appassionante, coinvolgente, drammatica, tenera…?

Piccoli Lettori crescono

L'autore (e insegnante) francese Daniel Pennac ha stilato, nel libro “Come un romanzo”, i dieci diritti del lettore, da leggere, studiare e non smettere mai di rispettare…


 “Il verbo leggere non sopporta l’imperativo, avversione che condivide con alcuni altri verbi: il verbo amare…il verbo sognare…”. Non si possono obbligare le persone a leggere, ci dice Daniel Pennac, non si può non soltanto perché leggere non è obbligatorio ma anche perché, con la costrizione, si ottiene l’effetto contrario.


1. Il diritto di non leggere. Il primo e più importante dei diritti, il diritto di non leggere è fondamentale perché rende la lettura una scelta, accrescendo ancor di più il valore del gesto. Oltre a questo, è un diritto che sottolinea quanto sia legittimo preferire, alla lettura di un libro, la visione di un film, un’ora di sonno, un ora di corsa, una partita a calcio o a pallavolo…

 2. Il diritto di saltare le pagine. Tanti libri – specie in alcune descrizioni – si rivelano a tratti noiosi. Il diritto di saltare le pagine ci sgrava del senso di colpa che abbiamo provato più e più volte nel saltare più e più righe, ansiosi di andare avanti senza leggere alcune parti a nostro parere inutili.

3. Il diritto di non finire il libro. Non è obbligatorio finire un libro che si è iniziato, eppure abbiamo provato tutti quel senso di inadeguatezza che si prova nell’abbandonare la lettura di un libro definito un classico, un capolavoro. Abbiamo vissuto questo abbandono come una sconfitta. In realtà, lasciare un libro a metà è un nostro inalienabile diritto.

4. Il diritto di rileggere. Tanti si chiedono perché stai leggendo ancora quel libro, “Ma non l’hai letto già tre volte?”. E allora? Qual è il problema? Rileggere ciò che abbiamo amato è stimolante, permette di entrare ancor più in empatia con uno scrittore e le sue opere.

5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa. Abbiamo il diritto di leggere ciò che vogliamo, dal rosa al giallo, dal thriller allo storico, dai romanzi definibili con un genere ai romanzi non definibili. Nessuno ha il diritto, invece, di criticare le scelte di lettura delle altre persone.

6. Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa). E’ uno dei diritti più belli: il diritto a emozionarsi, a lasciarsi prendere dalla storia. Il diritto a piangere, se è il caso. I libri possono salvarci la vita e nella vita abbiamo tutti bisogno di momenti di evasione e di puro godimento.

7. Il diritto di leggere ovunque. I luoghi dedicati alla lettura ci sono ma non sono gli unici posti in cui si può prendere un libro e leggere. Certo, è bello leggere in biblioteca e in libreria, ma è altrettanto bello leggere in metro, sull’autobus, su una panchina, in coda al bancomat, e anche camminando – seppur stando attenti ai pali.

8. Il diritto di spizzicare. Abbiamo il diritto di leggere un paio di pagine, una pagina o anche solo qualche riga, per poi lasciare quel libro, prenderne un altro e far con quello la stessa cosa.

9. Il diritto di leggere ad alta voce. Leggere ad alta voce è magico, c’è poco da fare. Ognuno di noi dovrebbe sempre avere al suo fianco qualcuno disposto ad ascoltare. Trasforma completamente la lettura.

10. Il diritto di tacere. L’ultimo è il più enigmatico. Può voler dire semplicemente che non siamo costretti sempre a parlare. La lettura è una azione – a meno che non ci si avvalga del diritto n. 9 – quanto mai silenziosa. Pennac commenta così questo diritto: “L’uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun’altra, ma che nessun’altra potrebbe sostituire. Non gli offre alcuna spiegazione definitiva sul suo destino ma intreccia una fitta rete di connivenze tra la vita e lui”. DANIEL PENNAC


https://it.wikipedia.org/wiki/Daniel_Pennac

domenica 18 giugno 2017

Torino Palazzo Reale

peccato veniale: selfie tra colleghe...

Inaugurazione del nuovo laboratorio di informatica

11 maggio 2017: la classe 4E inaugura il nuovo laboratorio di informatica della Scuola Primaria di Noceto, alla presenza della Dirigente Scolastica Paola Bernazzoli, del sindaco Fabio Fecci e dell'assessore all'Istruzione Antonio Verderi.
Presentiamo la nostra attività di coding con il programma Scratch.

INIZIAMO

Ciao a tutti. In questa caldissima domenica di metà giugno, quando ancora i banchi della quarta E non hanno perso le impronte dei ragazzi che li hanno scaldati durante l'anno scolastico 2016-17, ho deciso che era il momento di iniziare questo esperimento. L'idea mi frullava nella testa già da tempo, ma poi si sa come va a finire: non ho tempo, non ho voglia, ma chissà se sono capace, cui prodest?...(cioè a chi giova? Chi ne beneficerebbe?)
Ma il caldo rovente di questi giorni, soprattutto di queste notti, mi ha ribollito il cervello  (nnamo bbene sento che penserete...) e oggi non posso più rimandare.
INAUGURO UFFICIALMENTE IL BLOG DELLA FUTURA CLASSE 5E DELLA SCUOLA PRIMARIA DI NOCETO PARMA!